Il parco archeologico di Santa Maria D’Agnano si estende su un’area di tredici ettari a circa 2 km dal comune di Ostuni. Istituito nel 1991 il parco è diventato famoso per il ritrovamento dei resti di una donna incinta appartenenti al periodo Pleistocenico. La donna è stata ritrovata nella Caverna di Sanata Maria d’Agnano ed è stata oggetto di studi e ricerche condotte dal prof. Donato Coppola a partire dal 1991. Gli studi hanno confermato che la gestante di Ostuni visse fino a circa 20 anni in un periodo databile tra il 26.461 e il 26.115 a.C.

Quella caverna fu abitata da un gruppo di cacciatori che la utilizzarano come riparo naturale e dimora. La posizione della grotta, ubicata sul versante della collina che digrada verso il mare, gli consentiva di controllare più facilmente le migrazioni degli animali di cui si nutrivano, prevalentemente cavalli e buoi selvatici.

La visita guidata al Parco Archeologico di Ostuni ci riporta incredibilmente indietro all’epoca in cui gli uomini vestivano di pelli animali e abitavano le carverne riscaldate dal fuoco. Risalendo la montagna sì raggiunge quella gotta che una decina di uomini e donne avvevano scelto come loro dimora. In quell’epoca preistorica tutto intorno crescevano spontanee conifere di alto fusto (gli ulivi verranno piantati in un’era molto più recente) e la cacciagione assieme alla raccolta di bacche era unica forma di sostentamento di quelle piccole comunità di uomini primitivi.

La visita alla caverna è mozzafiato: si scorge la ricostruzione dello scheletro della donna incinta, Delia, la madre più antica del mondo, di appena 20 anni, alta, possente e  con una  dentatura perfetta. Il capo della defunta era stato addobbato con una cuffia di conchiglie; bracciali di conchiglie sono stati ritrovati ai polsi, sepolta con gli onori destinati ad una dea per propiziare prosperità alla piccola comunità a cui apparteneva.

All’interno della cavità c’è anche un bellissimo affresco di epoca molto più recente raffigurante la Vergine Maria a testimoniare che quella grotta è sempre stata frequentata ed abitata dall’uomo per diversi millenni fino all’epoca più recente.

L’antiteatro del Parco Archeologico di Ostuni

Tra gli alberi di ulivo del parco e i grandi spazi in cui crescono spontanee erbee aromatiche e profumati cespugli di macchia mediterranea c’è un suggestivo anfiteatro di pietra che guarda verso il mare.

Teatro Madre, il Festival del teatro al Parco Archeologico di Ostuni

Dal 2018 questa parte questa stupenda location ospita il programma estivo di TEATRO MADRE, un festival di teatro, musica, new circo, clownerie, performance, dj-set ed eventi per bambini, diretto da Enrico Messina e Daria Paoletta di Armamaxa/PagineBiancheTeatro.

Terminato l’affascinante viaggio nel tempo nelle caverne preistoriche si scende dalla collina per prendere posto sulle sedute dell’Anfiteatro mentre i bambini preferiscono sedersi nello spazio a loro dedicato proprio proprio sotto il palco. Così come nel 2018 fu un grande successo lo spettacolo per famiglie Cappuccetto Rosso, nell’estate 2022 ha ottenuto grande riscontro il Pinocchio interpretato della Compagnia Burambò con Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli.