Il colubro leopardino, serpente innocuo a rischio estinzione

Il Colubro Leopardino, denominato Zamenis situla, è un serpente non velenoso che predilige gli habitat soleggiati e pietrosi. In Italia lo si può incontrare nelle zone a sud del fiume Otranto, in Valle d’Itria e nel Salento e marginalmente anche in altre aree del meridione d’Italia e nei paesi che si affacciano sul mediterraneo quali Turchia, Albania, Montenegro, Croazia e Malta.

Il Colubro Leopardino è caratterizzato da splendide chiazze rosso-marrone bordate di nero che si sviluppano lungo tutto il corpo che è di colore beige con una fila di macchie più scure sui fianchi. L’iride della pupilla, rotonda, ha un caratteristico colore arancione mentre il capo è stretto e slanciato. Ha una lunghezza di circa un metro: le femmine, più lunghe dei maschi possono misurare fino a un metro e venti centimetri.

Predilige i muretti a secco e le paludi e vive dal livello del mare fino a circa 600 metri. Si nutre quasi esclusivamente di topi, di piccoli mammiferi e lucertole. Il periodo dell’accoppiamento della Zamenis situla coincide con i mesi di aprile e maggio. Le uova che la femmina deporrà dopo circa un mese dall’accoppiamento, si schiudono 60 giorni circa dopo la deposizione, tra agosto e settembre.

Spesso confuso con la Vipera, il Colubro leopardino non è un serpente velenoso. Pur non essendo un serpente aggressivo, se colto di sorpresa può assumere la tipica posizione a S che precede l’attacco e può soffiare. E’ capace anche di mordere se molto spaventato e impossibilitato alla fuga.

Il Colubro leopardino è un serpente a rischio di estinzione. Il numero di esemplari è in rapida diminuzione e in alcune zone d’Italia non è più presente, pertanto se doveste imbattervi in questo bel serpente facilmente riconoscibile dalle chiazze colorate lasciatelo vivere in pace 🙂 .